Situata nel settore orientale delle Alpi Carniche meridionali, adiacente alle Alpi e Prealpi Giulie, è la prima Riserva Naturale compresa in un ambito regionale completamente alpino. La Riserva Naturale regionale della Val Alba, istituita nell’anno 2006, si estende per circa 3000 ettari all’interno del territorio del Comune di Moggio Udinese e comprende una proprietà regionale di 1978 ettari.
I corsi d’acqua principali sono due: nel settore orientale il Rio Simon, in quello occidentale, il torrente Alba, entrambi tributari di destra del fiume Fella.
La fauna è rappresentata dalle specie tipiche di questo settore alpino, con oltre 80 specie di uccelli nidificanti, più di 50 mammiferi e vari anfibi e rettili; di sicuro interesse la flora con la presenza di alcune specie ad areale limitato come il Ranuncolo di Traunfellner (Ranunculus traunfellneri), il Papavero delle Giulie (Papaver alpinum subsp. ernesti-mayeri) e con specie poco comuni come la Scarpetta della Madonna (Cypripedium calceolus).
Nell’alto bacino del torrente Alba e rio Simon s’incontrano numerose opere militari realizzate poco prima della Grande Guerra. Le dorsali dei monti Russei-Glèris, del Cjavâlz, del Çuc dal Bôr del Cozarèl ospitarono per diversi anni la seconda linea del fronte ma non furono mai interessate in modo diretto da combattimenti. Considerevoli furono i lavori preparatori riguardanti soprattutto la realizzazione di mulattiere, tutt’oggi efficienti, che portarono alla costruzione di opere belliche: come ricoveri in quota, strutture difensive, piccoli dormitori, postazioni in galleria con scorci panoramici verso la val Glèris e il Canal del Ferro. Il Ricovero militare del Vuâlt, posto a quota 1312 m s.l.m., poco più a monte del Rifugio omonimo, è spesso denominato “Ospedale”. In realtà, come il suo “gemello” di “Sot Cretis” nel rio Simon, era un presidio alpino destinato ad ospitare una compagnia di soldati (circa150 uomini). Spacciare le “caserme alpine” come “ospedali militari” faceva parte della strategia militare italiana che non voleva insospettire gli alleati austro-tedeschi (Triplice Alleanza), eludendo gli accordi della coalizione, mentre rafforzava le difese della regione friulana nella fascia confinaria del “Ridotto Carnico”. La costruzione dell’edificio, ad opera dell’8°Rgt. Alpini, si è conclusa nell’anno 1911, come rivela la data scolpita sul portale dell’entrata principale. La volumetria e la struttura del manufatto sono ben osservabili anche a seguito di interventi conservativi effettuati negli anni ’80.