Un’idea nata nel 2020, dal Servizio foreste e Corpo forestale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e finanziata dalla Direzione centrale Cultura e Sport.
Poteva essere una rassegna di breve durata, il tempo di una emergenza; invece, nell’arco di quattro anni si è trasformata in un evento ricco di arte e natura. Rassegna di musica e teatro?
Non solo, non più, perché grazie all’impegno di chi ci ha creduto e lavorato e grazie alla presenza della Fondazione Luigi Bon, che ha curato la direzione artistica, Palchi nei Parchi raccoglie ogni anno nuove collaborazioni professionali, nuovi spazi all’aperto e nuovi artisti che si esibiscono durante tutta l’estate.
I parchi sono i luoghi regalati dalla natura, a volte selvaggia, a volte guidata dall’uomo, con rispetto e sensibilità, dove noi entriamo e usciamo in punta di piedi, senza alterare equilibri né con le nostre voci né con i nostri passi.
I palchi che sostengono le voci e le note di coloro che vi salgono sono costruiti con l’abete rosso delle foreste di proprietà regionale, certificate PEFC: sono modulari, leggeri e pratici, realizzati dai professionisti delle squadre di operai e della falegnameria regionale.
Il pubblico che ci segue con regolarità e che accetta di accomodarsi nei prati offerti dalla natura, ci fa capire ancora di più che a Palchi nei Parchi non esistono spettatori, ma che tutti facciamo parte di un’esperienza condivisa: vivere lievemente sul nostro pianeta.