Il piccolo teatro situato in via Weiss 13, nel comprensorio di San Giovanni a Trieste, è principalmente un immobile di pregio per la sua storia: i documenti tecnici risalgono al 1903 e raccontano l’uso di materiali innovativi come il calcestruzzo armato, scelto dal suo progettista Ludovico Braidotti di Trieste.
Ma la sua doppia intitolazione ci porta ad epoche più recenti, quando due figure di spicco della psichiatria degli anni settanta, Franca e Franco Basaglia, lottano per riformare l'organizzazione dell'assistenza psichiatrica ospedaliera e territoriale, per superare la logica manicomiale.
L’espressione “teatrino” non rende merito a questo spazio artistico e culturale gestito dall’ERPAC - Ente Patrimonio Culturale della Regione dal 2016: è un teatro a pieno titolo, adeguatamente attrezzato, ristrutturato di recente, con 230 posti a sedere interni e un centinaio quelli esterni. Già, perché questo è un “doppio teatro”, per l’uso estivo e l’uso invernale: l’area esterna, dedicata ad Angelo Cecchelin, il più grande attore comico triestino, si scopre aprendo il retropalco del teatro “invernale”, un’idea semplice quanto geniale, che non poteva sfuggire ai curatori di Palchi nei Palchi che hanno subito ravvisato la straordinaria praticità di poter spostare l’impianto scenico di soli pochi metri, in caso di maltempo.